L’UE sta diventando pioniera riguardo i temi e le norme in materia di sostenibilità e la Direttiva di reporting sulla sostenibilità aziendale (CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive) è destinata a continuare questa tendenza, con un impatto significativo sulle aziende all’interno, ma anche al di fuori dell’Unione Europea. Di seguito, troverai le informazioni più rilevanti riguardo questa normativa.

La CSRD prevede una rendicontazione dettagliata relativa agli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) delle attività delle imprese. Attualmente si applica a circa 50.000 aziende nell’UE. Nel 2025, il campo di applicazione della direttiva si espanderà per includere altre 10.000 aziende pubbliche e private al di fuori dell’UE che rientrano nei limiti di segnalazione.

Per soddisfare gli obblighi di segnalazione previsti dalla CSRD, le aziende utilizzeranno gli Standard Europei per la Rendicontazione sulla Sostenibilità (ESRS – European Sustainability Reporting Standard), che forniscono la struttura e la metodologia per la rendicontazione. Le aziende possono utilizzare questo schema per identificare non solo gli impatti legati all’ESG all’interno delle proprie attività aziendali, ma anche quelli al di fuori del loro controllo immediato. Ciò include gli impatti associati ai fornitori a monte e ai clienti a valle, nonché l’impatto sociale e ambientale complessivo derivante dalle attività aziendali. 

La direttiva rappresenta un passo significativo verso la standardizzazione delle informative sulla sostenibilità aziendale, per garantire che le parti interessate abbiano accesso a informazioni affidabili e comparabili.


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Comprendere le ripercussioni della direttiva

La CSRD inaugura una nuova era per quanto riguarda la rendicontazione non finanziaria, con implicazioni significative per le imprese sia all’interno che al di fuori dell’Unione Europea. Per assicurarsi di essere preparati a questi cambiamenti è necessario:

  • Analizzare l’ESRS e le sue tempistiche: è fondamentale esaminare l’ESRS in dettaglio per comprendere appieno gli obblighi della CSRD prima dell’approvazione finale della direttiva alla fine del 2023.
  • Uniformare i rapporti di ESG: per garantire che la tua azienda abbia accesso al mercato è necessario adeguare i modelli di rendicontazione di ESG alle normative in evoluzione nelle diverse regioni del mondo. Negli Stati Uniti, le aziende pubbliche spesso adeguano i rapporti di ESG volontari con i documenti depositati presso la Securities and Exchange Commission (SEC). Le aziende europee che rientrano in ambito o subiscono pressioni a seguito della CSRD dovranno fare qualcosa del genere.
  • Prepararsi ai questionari di ESG: come conseguenza dei nuovi obblighi della CSRD, si prevede un aumento dei sondaggi relativi ai fattori di ESG, sia da parte dei clienti che dei fornitori della tua azienda. Sarà necessario conoscere in dettaglio le tue relazioni a monte e a valle della supply chain e quali argomenti di sostenibilità sono collegati a ciascun soggetto.
  • Implementare un programma di ESG per la catena del valore: per rispettare la CSRD, la tua azienda dovrà espandere l’attuale programma di ESG. Probabilmente, sarà necessario avvalersi di un esperto esterno che possa aiutare la tua azienda a rimanere al passo gli obblighi, a soddisfare le aspettative dei clienti e a gestire il programma e la supply chain in modo efficace. Queste operazioni garantiscono una comunicazione chiara e ti aiutano a definire le aspettative con clienti e fornitori.

Accogliere le sfide come opportunità

La CSRD rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio alla rendicontazione sulla sostenibilità nell’Unione Europea. Sebbene questi cambiamenti pongano sfide significative per le imprese, offrono anche l’opportunità di dimostrare il proprio impegno per la sostenibilità. Questo aspetto è fondamentale nel mercato attuale, in cui consumatori, investitori e concorrenti danno sempre maggiore valore alla responsabilità ambientale e sociale. Dimostrare l’impegno aziendale verso la sostenibilità non solo migliora la reputazione del marchio, ma può anche migliorare l’efficienza operativa, attrarre maggiori investimenti e fornire un vantaggio competitivo.

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Jamie Wallisch
Esperta in normative e sostenibilità, ESG e approvvigionamento responsabile

Jamie aiuta i clienti di Assent a valutare in modo proattivo le supply chain aziendali riguardo le tematiche di sostenibilità e fornisce indicazioni normative di ESG attraverso lo screening avanzato  Leggi di più