Gli inquinanti organici persistenti (POP – Persistent Organic Pollutants) sono composti chimici organici che hanno effetti negativi a lungo termine sulle persone e sull’ambiente. I POP sono altamente stabili e resistenti al degrado ambientale, inoltre possono essere trasportati a grandi distanze dal vento e dall’acqua. In alcuni casi, i POP possono rimanere nell’ambiente per anni, se non decenni. L’esempio più noto di POP è il diclorodifeniltricloroetano (DDT), ma gli inquinanti organici persistenti si trovano in un’ampia gamma di prodotti chimici utilizzati sia in ambito industriale che agricolo. Questi composti chimici possono entrare facilmente nell’organismo umano attraverso la catena alimentare e bioaccumularsi, con le più alte concentrazioni di POP riscontrate negli organismi al vertice della catena alimentare. L’esposizione umana ai POP può provocare molti effetti negativi sulla salute.

 

Perché i POP sono pericolosi?

Gli effetti negativi dei POP rappresentano una minaccia per le persone, gli animali e l’ambiente. L’esposizione ai POP è stata collegata a difetti dello sviluppo, malattie croniche e persino alla morte. Alcuni POP sono cancerogeni e gli studi hanno rilevato che molte di queste sostanze possono causare gravi problemi al sistema ormonale, al sistema riproduttivo, al sistema nervoso centrale e al sistema immunitario.

Poiché i POP si bioaccumulano negli ecosistemi, la maggior parte delle persone vi è esposta attraverso il consumo di alimenti. A causa di questi rischi ed effetti negativi, i POP sono controllati tramite un trattato globale: la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti.

 

Per saperne di più sugli inquinanti organici persistenti, consulta la nostra guida.

Cos’è la Convenzione di Stoccolma?

Firmata per la prima volta nel 2001 ed entrata in vigore nel maggio 2004, la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti è stata adottata dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente per salvaguardare la salute umana e l’ambiente dagli effetti nocivi dei POP. La Convenzione di Stoccolma richiede ai firmatari di ridurre o eliminare le emissioni e gli sversamenti di queste sostanze. Ad oggi, 182 Paesi hanno adottato la convenzione e hanno emanato una legislazione specifica per applicarla, secondo le proprie condizioni.

Come vengono regolati i POP?

La legislazione specifica di ciascun Paese derivante dal trattato implica che le aziende che producono o vendono articoli contenenti POP potrebbero dover affrontare richiami di prodotti o restrizioni di mercato a seconda del Paese. Di conseguenza, i POP sono la causa principale dei richiami di prodotti in Europa. Nel 2019, l’Unione Europea ha aggiornato le norme relative ai POP per allinearle più strettamente alla legislazione vigente in materia di sostanze chimiche, tra cui il Regolamento sulla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH).

Per conformarsi alla legislazione globale, alle aziende che rientrano nel campo di applicazione può essere richiesto di eliminare la produzione, l’importazione e l’esportazione di POP dalle loro attività.

 

Conformità alle legislazioni sui POP

Identificare i POP nella supply chain è il primo passo verso la conformità. Le aziende con POP presenti nei loro prodotti devono:

  • Esaminare la legislazione nei mercati in cui i loro prodotti sono fabbricati o importati.
  • Restare informate sugli aggiornamenti agli elenchi POP esistenti.
  • Valutare alternative ai POP da utilizzare nei prodotti.
  • Ridurre ed eliminare la presenza di POP nei prodotti e/o componenti.
  • Esaminare la supply chain per identificare la presenza di POP.

Come può aiutarti Assent

Il modulo di segnalazione chimica di Assent aiuta le aziende a gestire i POP nella supply chain mediante:

  • La raccolta di dati per elenchi di sostanze personalizzati, compresi i POP attuali.
  • L’aggiornamento automatico degli elenchi di sostanze man mano che nuovi POP vengono aggiunti alle legislazioni.
  • La massima trasparenza, tracciabilità e rendicontazione della supply chain.
  • L’invio di avvisi e notifiche sulle sostanze soggette a restrizioni.
  • Il monitoraggio delle sostanze lungo tutte le supply chain.
  • … E molto altro!

 

Scopri di più sul modulo di segnalazione chimica di Assent.